Guardando alla storia del nostro territorio, facente parte del Ducato di Parma e Piacenza, risulta evidente quanto la presenza di Napoleone Bonaparte e di Maria Luigia d’Asburgo, abbiano contribuito a plasmare la nostra storia e cultura.

Grazie alla partecipazione del GAL del Ducato al Forum degli Itinerari Culturali Europei del Consiglio d’Europa e, su invito di Jacques Mattei, Direttore della Federazione Europea delle Città Napoleoniche (presieduta da Charles Bonaparte, pronipote di Napoleone) all’Assemblea Generale della Federazione, entrambi svoltisi in Italia lo scorso anno, è stato possibile stringere un primo contatto con “Destination Napoleon”, l’Itinerario dedicato alla figura di Napoleone Bonaparte.

Facendo seguito a questi primi incontri, il GAL del Ducato ha organizzato, nelle giornate di giovedì 19 luglio e venerdì 20 luglio, una visita di Jacques Mattei nel nostro territorio, al fine di valutare nel concreto la possibilità di attivare una collaborazione che possa valorizzare l’importante patrimonio storico e culturale che la presenza di queste importanti figure ci ha lasciato, anche attraverso lo sviluppo di un progetto di cooperazione internazionale LEADER tra GAL dei territori facenti parte dell’Itinerario, che conta ben 60 città in 13 diversi paesi, dal Portogallo alla Russia (tra cui Ajaccio, Alessandria, Anversa, Dubrovnik, Fontainebleau, Jena, Kassel, Lussemburgo, Mantova, Portoferraio, Vilnius e Waterloo).

Nella mattina di giovedì 19 luglio si è svolto un primo incontro di presentazione, ospitato presso la sede del GAL, aperto da Marco Crotti, Presidente del GAL del Ducato, Maurizio Dodi, Presidente del Museo Glauco Lombardi, Dario Naddeo, Dirigente del Settore Valorizzazione Patrimonio Culturale e Sistema Museale del Comune di Parma, Cristina Merusi, Assessore al Turismo del Comune di Sala Baganza e Massimo Polledri, Assessore al Turismo del Comune di Piacenza. Successivamente, Jacques Mattei ha presentato l’Itinerario “Destination Napoleon”, seguito da un’illustrazione di quella che è stata la presenza napoleonica nei territori di Parma e di Piacenza, rispettivamente a cura di Francesca Sandrini, Direttrice del Museo Glauco Lombardi, e di Daniela Morsia, della Biblioteca Passerini-Landi del Comune di Piacenza, e dalla narrazione di alcune esperienze di rievocazione storica dell’epoca Napoleonica, a cura di Roberto Colla, Presidente Associazione “Les Grognards de l’Armèe d’Italie”. Il pomeriggio è proseguito a Parma con una visita al Museo Glauco Lombardi, che raccoglie le preziose testimonianze legate alla presenza di Maria Luigia, e al Teatro Regio, nato per sua volontà.

La giornata di venerdì 20 luglio si è svolta al mattino a Sala Baganza (PR), con una visita guidata a più tappe: il complesso monumentale del Casino, Casinetto e Parco dei Boschi di Carrega, residenza in cui Maria Luigia amava trascorrere i suoi momenti di riposo e dove apprese la notizia della morte di Napoleone, a cura di Enrica Montanini, referente del Servizio Turismo e Cultura dei Parchi del Ducato; la Rocca Sanvitale, che ospita la copia di un dipinto fatto dalla Duchessa testimone di una parte della Rocca non più esistente, e una targa commemorativa fatta in occasione della morte di Napoleone; e infine il Museo del Vino, ospitato presso le antiche cantine della Rocca.

Il pomeriggio è stato dedicato alla visita di Piacenza, importante roccaforte strategica che ha vissuto un dominio napoleonico durato ben 18 anni, legata anche a Maria Luigia, che vi soggiornava regolarmente per almeno un mese all’anno durante il suo Ducato lungo 30 anni, e dove si trasferì durante i moti insurrezionali di Parma del 1831, soggiornando presso Palazzo Mandelli, attuale sede della Banca d’Italia. Non a caso, la città ha ospitato nei mesi scorsi l’importante evento “Napoleone Wargame, il prezzo del trionfo”, dedicato al tema dell’insorgenza napoleonica, durato tre mesi. Partendo da una panoramica sulle importanti vie e palazzi storici testimoni della dominazione napoleonica, compreso Palazzo Scotti di Sarmato, dove soggiornò Napoleone stesso, si è passati al Museo del Risorgimento, che raccoglie testimonianze della presenza di Maria Luigia.