Il “Prodotto di Montagna” è una opportunità offerta dall’Unione europea, con tanto di marchio, anche declinato in chiave e in lingua nazionale. Il logo può essere utilizzato per le materie prime provenienti da zone montane o quando trasformazione, stagionatura e maturazione dei prodotti avvengono in montagna, e si applica solo ai prodotti in regime di qualità.

Si tratta di un fatto senza dubbio positivo, non solo e non tanto perché l’agricoltura e gli allevamenti di questi territori sono più fragili, ma soprattutto perché preservare quelle produzioni è un bene per tutti.

Lunedì 2 dicembre a San Pancrazio (Parma) presso l’Azienda Agraria Sperimentale Stuard in Strada Madonna dell’Aiuto, 7/a dalle ore 16.45 si discuterà proprio del potenziale valore del marchio “Prodotto di Montagna”, della possibilità di utilizzarlo da parte delle imprese locali e delle opportunità economiche e commerciali ad esso legate.

L’incontro è organizzato dalla Regione Emilia-Romagna – Direzione Generale Agricoltura, Slow Food Emilia-Romagna, GAL del Ducato e Fondazione Andrea Borri.

Il programma della giornata prevede i saluti di Giuseppe Mezzadri, Presidente dell’Azienda Agraria Sperimentale Stuard, di Marco Crotti, Presidente del GAL del Ducato e di Caterina Siliprandi, Vicepresidente della Fondazione Andrea Borri.

Alberto Ventura, funzionario ed esperto della Regione Emilia-Romagna, illustrerà le opportunità offerte dal marchio “Prodotto di Montagna” per le aziende, in termini semplici e indicando passo dopo passo le modalità per ottenere il marchio stesso. Raffaella Donati di Slow Food presenterà le azioni previste dalla convenzione attivata da tempo con la Regione Emilia-Romagna per la valorizzazione di prodotti d’eccellenza ma ancora poco conosciuti, e per sostenere i piccoli produttori, in particolar modo quelli che operano nelle aree interne e montane. Illustrerà anche l’opportunità di avvalersi, per promuovere al meglio questi prodotti, di “etichette narranti”: una possibilità facoltativa, che non sostituisce l’etichetta legale ma la affianca e, accanto alle indicazioni previste dalla legge, fornisce informazioni sui produttori, sulle varietà vegetali e sui territori dove sono coltivate, sulle razze animali allevate, sulle tecniche di coltivazione, di allevamento e di lavorazione, sul benessere animale. Informazioni importanti per giudicare la qualità di un prodotto al di là delle analisi chimiche o fisiche, tenendo conto di ciò che vi sta alle spalle: l’origine, la storia, la tecnica di trasformazione, le persone che lavorano e la base delle loro scelte, il rispetto dell’ambiente e della giustizia sociale. Infine, il progetto per il territorio Parma, una montagna di qualità sarà presentato da Maria Cavalli, Segretario generale della Fondazione Andrea Borri.

L’incontro proseguirà poi con il racconto diretto di alcuni produttori che già utilizzano il marchio Prodotto di Montagna.

A coordinare la discussione sarà Roberto Reggiani, Direttore dell’Azienda Agraria Sperimentale Stuard, mentre le conclusioni saranno di Simona Caselli, Assessore all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna.

 

Per ragioni organizzative è gradita l’iscrizione al seguente indirizzo: https://agri.regione.emilia-romagna.it/giasapp/agrievents/iscrizione/evento/223