Era la prima volta che la Consulta del Tartufo di Parma e Piacenza partecipava ad un evento fieristico così importante e l’obiettivo di promuovere il prodotto tartufo, oltre all’attività svolta in questi primi anni, è stato centrato.

C’è soddisfazione per l’interesse suscitato attorno a questo prodotto, sia nella versione fresca che nelle diverse opportunità legate alla sua trasformazione.

Durante la tre giorni di fiera, grazie al programma organizzato dal GAL del Ducato, la Consulta ha potuto farsi conoscere e condividere momenti insieme ad operatori del settore (alle degustazioni hanno aderito le cantine vitivinicole piacentine di Marengoni, Cantine Romagnoli, Il Poggiarello, Tenuta Borri) ma anche ad altre realtà territoriali che opera nel settore turistico (Strade dei vini e dei colli piacentini, Strada del Fungo porcino di Borgotaro, Cooperativa Valnure, Casa Artusi, Destinazione Turistica Emilia).

Si è parlato di turismo enogastronomico ed assaggiato la Malvasia abbinata a salumi tipici della Val Nure, ma ovviamente si è degustato anche il tartufo: tagliolini al tartufo, crostini di fegatini al tartufo, formaggio al tartufo con miele al tartufo, accompagnati da Gutturnio piacentino.

Tra gli altri incontri, è stato molto interessante oltre che partecipato quello sulla coltivazione del tartufo nel corso del quale il Comandante Pier Luigi Fedele, Comandante dei Carabinieri forestali di Parma e Piacenza, ha spiegato l’attività di controllo svolta in questi anni e il quadro normativo vigente. Una chiacchierata che ha permesso di coinvolgere raccoglitori, trasformatori, associazionismo e organismi di controllo in un dialogo costruttivo.

La Consulta del tartufo, tramite il coordinatore Giuseppe Crescente e il segretario Giuseppe Maghenzani, hanno potuto raccontare il lavoro di aggregazione delle associazioni dei tartufai (5 tra le province di Parma e Piacenza), gli eventi divulgativi organizzati, le attività ed il materiale promozionale realizzato tra cui gadget, depliant e la pubblicazione del ricettario.