Da oggi, Lunedì 17 marzo 2025, è aperto il bando rivolto alle imprese artigiane iscritte all’albo artigiani della Camera di Commercio.
Sarà possibile presentare domanda di sostegno fino al 17 giugno 2025 alle ore 17.00
Obiettivo del bando:
L’intervento è finalizzato ad incentivare la creazione e lo sviluppo di attività extra agricole nelle aree rurali sostenendo investimenti di attività imprenditoriali con finalità produttive.
L’obiettivo dell’intervento è il mantenimento dell’attrattività delle aree rurali contrastando il progressivo spopolamento al quale queste sono soggette.
Tipologie di beneficiari:
Micro e piccole imprese extra-agricole in forma singola, già costituite al momento della presentazione della domanda (per impresa extra-agricola si intende l’impresa che non esercita le attività previste all’art. 2135 del codice civile – imprenditore agricolo.
In particolare, in caso di esercizio di una pluralità di attività l’esercizio di attività agricola non dovrà essere praticata neppure quale attività secondaria).
Il bando non finanzia:
Imprese agricole che svolgono tale attività come primaria o secondaria
Imprese extra-agricole non artigianali, cioè non iscritte all’Albo delle imprese artigiane
Importi e aliquote di sostegno:
Il presente avviso pubblico prevede un ammontare complessivo di euro 1.021.249,24.
– Spesa minima ammissibile: Euro 20.000,00.(NB.: tale limite di spesa va superato anche dopo l’istruttoria di ammissibilità e dopo il controllo di rendicontazione)
– Spesa massima ammissibile: Euro 250.000,00. (Ps: sono ammissibili domande di importo maggiore ma questo limite costituisce l’importo su cui calcolare il contributo)
Il sostegno in forma di contributo in conto capitale sarà pari a:
al 50% nelle zone C
al 60% nelle zone D
Spese ammissibili:
1. opere murarie e impiantistiche necessarie all’adeguamento, ampliamento, miglioramento e/o rinnovo di strutture in cui si esercita l’attività, inclusi gli interventi finalizzati al contenimento dei consumi energetici;
2. macchinari, attrezzature funzionali al processo di sviluppo aziendale, impianti di lavorazione/trasformazione, a condizione che il processo produttivo non riguardi prodotti, in entrata ed uscita, ricompresi all’Allegato 1 del Trattato che istituisce la Comunità Europea;
3. dotazioni e arredi, inventariabili, inclusa la messa in opera, per l’allestimento interno degli immobili oggetto dell’intervento;
4. sistemazione, adeguamento e miglioramento delle aree esterne di stretta pertinenza degli immobili oggetto di intervento, limitatamente agli interventi necessari a rendere idoneo e fruibile l’immobile, nel limite massimo del 15% delle spese ammissibili di cui al precedente punto 1);
5. software e attrezzature informatiche funzionali all’attività finanziata;
6. veicoli industriali (mezzi con una portata totale a terra (P.T.T.) superiore ai 35 quintali) con relativi loro allestimenti;
7. veicoli non industriali solo se strettamente funzionali alle attività di impresa oggetto dell’intervento quali ad esempio: pulmini, minivan, furgoni, camion, mezzi per il trasporto merci, taxi pubblici, noleggio con conducente, bus, autonegozi entro il tetto di spesa di euro 30.000. Non sono ammissibili le autovetture fino a 5 posti anche se immatricolati come autocarri.
8. spese di promozione, entro il limite massimo del 10% delle spese di investimento materiale.
9. spese generali unicamente se collegate alle spese di investimento (inclusi studi di fattibilità e progettazione): nel limite massimo del 10% (se collegate a beni immobili) e del 3% se collegate a macchinari, impianti e attrezzature.
Per informazioni rivolgersi a: Dott. Andrea Tramelli, tel. 0523 647414, tecnico@galdelducato.it